La vita è integrità e rottura insieme…Il dolore ti insegna che sei viva, il solco che lascia deve essere valorizzato.
E’ passato un anno dall’esperienza più “entusiasmante” della mia vita, un anno da quando sono cambiata nel profondo e rivoluzionato le mie certezze…
L’andare via mi è servito a bastarmi, lontano da tutto ciò che conoscevo e dagli affetti.. ma senza dubbio è stata un’esperienza che ad oggi vivo con rabbia e felicità insieme.. mi ha fatto capire tante cose e a dare il giusto peso ad ognuna di esse..
Ho imparato a non dare per scontato niente e nessuno.
Ho imparato che gli ostacoli sono costruzioni mentali potenti e che il primo limite siamo noi stessi.
Ho imparato che mettersi in gioco fa paura, una paura tremenda. iniziare è sempre il passo più duro. Ma durante la strada ti rendi conto che puoi farcela e la sensazione è stupenda.
Ho imparato ad accettare molto di più di prima i miei difetti, i miei errori, le mie cadute, i miei limiti.. che mi rendono chi sono.
Ho imparato a fare a meno di persone che credevo indispensabili facendo della mia solitudine un mio punto di forza nei momenti in cui nemmeno io volevo farmi compagnia.
Ho imparato ad essere paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel cuore e che cerca di amare le domande che sono simili a stanze chiuse a chiave, e ciò mi ha insegnato di non cercare le risposte che possono essermi date poichè evidentemente non sarei capace di convivere con esse.
Ho imparato a vivere le domande ora, forse un giorno mi verranno date le risposte.. arriveranno quando il cuore sarà pronte a riceverle…
Ho imparato a capire che merito qualcuno che mi voglia davvero, che conosca a memoria le mie debolezze e che accarezzi la mia anima nera ma che nonostante tutto decida di restare, rischiare, amare.
Ho imparato a camminare da sola…non è stato facile, perché una volta che ti perdi non è istantaneo ritrovarti.. infatti non si deve cercare chi eri, piuttosto rincorrere una persona nuova.. ed io non sapevo esattamente chi stessi rincorrendo…
Ad oggi posso dire di sentirmi più libera.. libera di scegliere e sento di aver scelto di vivere nonostante tutto. Il mio corpo non dimentica e non perdona e ogni centimetro di pelle che mi porto addosso mi parla della mia storia.. non rinnego nulla di ciò che è ed è stato.. Lei mi ha parlato e mi parla attraverso il dolore ma sopratutto attraverso le persone che ho incontrato strada facendo.. ringrazio Dio per tutto quello che mi ha donato perchè tramite ogni persona che ho incontrato, tramite le emozioni che ho potuto toccare con le mie mani, tramite il dolore vissuto e provocato ho avuto la possibilità di capire chi sono e sopratutto tramite gli occhi che ho incontrato ho cominciato a rileggermi…e a capire anche che inconsapevolmente certi occhi ti salvano…
Giulia Marinelli
dal sito: adamlestorieblog