C’è ancora un’aura di vergogna intorno ai disturbi mentali, tanti patiscono e se ne vergognano, tacciono per paura che gli altri si preoccupino o temendo, ancora di più, che non lo facciano. Il dolore mentale è, oggi, uno dei mali più incompresi, di cui pochi parlano, da cui molti fuggono e al quale tanti si sottraggono.
Alla vigilia del 15 marzo per la VII giornata del fiocchetto lilla, occorre una riflessione: Sono tre milioni le persone che in Italia convivono con i disturbi del comportamento alimentare e ad ammalarsi, sono ragazzi sempre più giovani.
Chi ha visto l’abisso sa cosa sia la disperazione, sa come sono i reparti di psichiatria e, chi non può pagare, sa quanto siano lunghe le liste d’ attesa, sa che in lista d’attesa ancora si muore. Per chi sa cosa significa guardare senza vedere, udire i suoni senza davvero ascoltare, per chi conosce la disperazione che ti toglie tutte le forze e le toglie anche a chi ti ama e ti vede morire.
Perché non ci si volti più, ma si sia capaci di comprendere e di andare incontro al dolore abbracciando l’Altro.
Siate coraggiosi, tendete una mano, per il 15 marzo, mettete un fiocchetto sul vostro profilo o indossatelo e spargete la voce, dite che oggi diamo voce alla speranza di chi lotta ogni giorno per guarire da un male che ti toglie tutto.
Un giorno so che vedrò un mare di persone che sfoggiano un fiocco lilla, perché comprendono la nostra lotta: “SPERO CHE VIVRÒ’ IN UN MONDO DOVE LA BATTAGLIA PER LA STABILITA’ MENTALE SIA VISTA CON ORGOGLIO E AMMIRAZIONE E NON COME MOTIVO DÌ VERGOGNA” (J.L).
Abbiate coraggio, alleanza vuol dire fornire un’alternativa valida.
-Claudia Andrea Maria Nembri –