Sono un uomo e un padre.
Non posso e non devo restare indifferente di fronte a un problema più comune di quanto si possa immaginare e che coinvolge ragazzini e ragazzine giovanissimi così come adulti. Parlo dei cosiddetti disturbi del comportamento alimentare.
Sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza e oggetto di attenzione sul piano scientifico e mediatico per la loro diffusione e per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione (8/9 anni).
Oggi, 15 marzo, ricorre la giornata del Fiocchetto Lilla, resa istituzionale dal Ministero della Salute nel giugno 2018, che si propone di:
- Difendere i diritti fondamentali di chi è colpito da un disturbo del comportamento alimentare, combattendo i pregiudizi legati ad essi;
- Sensibilizzare l’opinione pubblica, informando circa la frequenza, le caratteristiche e le gravi conseguenze che questi disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre;
- Scoraggiare il distacco e il disinteresse da parte di chi non è direttamente coinvolto nella malattia;
- Accrescere la consapevolezza a livello individuale, collettivo ed istituzionale del carattere di epidemia sociale che tali disturbi stanno assumendo a livello nazionale e mondiale;
- Creare una rete di solidarietà verso chi soffre di disturbi del comportamento alimentare, personalmente o come supporto alle famiglie, per combatterne il disagio relazionale e il senso di abbandono e sconfiggere l’omertà che accompagna queste patologie.
Ci tengo molto a ringraziare l’associazione “Il Bucaneve” che ieri sera ha organizzato un incontro di sensibilizzazione scegliendo come argomento chiave il tema del perdono, affrontato in duplice veste: dal punto di vista di chi soffre e dei familiari che si trovano coinvolti in tale sofferenza.
“Non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso”.(Paulo Coelho)
Fonte Papà Imperfetto