Abbracciarsi è un modo particolarmente intimo e intenso di esprimere le emozioni. L’abbraccio ha tanti, anzi mille significati: si abbracciano gli amici, i fratelli, i fidanzati, si abbracciano le persone che non vedevamo tempo, si abbracciano vecchie conoscenze, ci si abbraccia per dirsi addio, ci si abbraccia perché si ritrova qualcuno che si pensava avessimo perso. Simbolo di affetto, stima, amicizia, amore…questo gesto racchiude tenerezza umana e intimità e diciamolo…se nel mondo tutti si abbracciassero un po’ di più, tante tristezze e malumori scomparirebbero.
Attraverso un abbraccio si può trasmettere gioia o dolore, siamo in grado di dire a una persona che può contare su di noi incondizionatamente o che comprendiamo il suo stato d’animo, senza bisogno di ricorrere alle parole. Ma il fatto è che gli abbracci non solo ci aiutano a connetterci con gli altri ed esprimere ciò che sentiamo, ma hanno anche un effetto molto positivo sull’equilibrio emotivo e la salute cerebrale.
Cosa succede quando qualcuno ci abbraccia?
Quando qualcuno ci abbraccia, il contatto fisico attiva i recettori della pressione che abbiamo nella pelle, conosciuti anche come corpuscoli di Pacini, i quali rispondono principalmente alla pressione profonda. Questi recettori inviano immediatamente dei segnali al nervo vago.
A quel punto iniziamo a sentirci bene perché quel nervo è collegato con fibre nervose che raggiungono diversi nervi cranici e svolgono un ruolo importante nella regolazione della maggior parte delle funzioni chiave dell’organismo, tra cui la pressione arteriosa. Pertanto, come risultato di un abbraccio e della stimolazione del nervo vago,diminuiscono la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. In realtà, il nervo vago svolge un ruolo importante nel sistema parasimpatico, che rappresenterebbe una sorta di freno a mano quando siamo sotto stress o ipereccitati.
“C’è chi ti abbraccia così forte che sembra voglia romperti. E invece di romperti, ti aggiusta.”
Un altro cambiamento importante avviene direttamente nel cervello
Un abbraccio stimola la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore conosciuto come “l’ormone del piacere” perché crea una piacevole sensazione di soddisfazione che allevia lo stress e la tensione. Si è anche apprezzato il fatto che basta un abbraccio per aumentare la produzione di ossitocina, conosciuta anche come “l’ormone dell’amore”, che ci permette di collegarci emotivamente con gli altri e ci incoraggia a fidarci di loro.
E il fatto più importante è che gli effetti di un abbraccio sono immediati
Uno studio condotto presso l’Advanced Telecommunications Research Institute International di Kyoto organizzò una conversazione di circa 15 minuti tra alcune persone e i loro partner. Al termine della conversazione alcuni ricevettero un abbraccio e altri no. Nel valutare i parametri fisiologici, i ricercatori hanno apprezzato che coloro che avevano ricevuto l’abbraccio mostrarono una significativa riduzione del livello di cortisolo nel sangue, l’ormone dello stress che causa tanti danni.
Gli abbracci ci aiutano a sentirci bene con noi stessi
Si è riscontrato che un abbraccio o una carezza affettuosa, influenzano la capacità del cervello di immaginare il corpo, anche negli adulti. Questo tipo di contatto fisico è anche essenziale per sviluppare e mantenere una adeguata percezione del nostro corpo.
Secondo uno studio condotto presso lo University College di Londra, la chiave sta nel fatto che questo tipo di contatto corporeo, offre piacevoli sensazioni tattili che generano una serie di segnali propriocettivi che ci aiutano a stare meglio con il nostro corpo. In pratica, un tocco o un abbraccio, non inviano solo dei segnali propriocettivi al nostro cervello che ci permettono di essere più consapevoli del nostro corpo, ma gli dicono anche che siamo degni di essere amati. E queste sensazioni ci fanno sentire molto bene. Infatti, secondo questi ricercatori, la mancanza di abbracci e carezze potrebbe essere un fattore scatenante o aggravante di disturbi dell’immagine corporea quali anoressia e bulimia.
5 tipologie di abbracci e il loro significato
Abbraccio incrociato. Significato: lui si abbandona completamente a te. In te trova protezione, amore e torna bambino.
Abbraccio a carezza. Significato: profonda stima, riconoscenza, gratitudine. Solitamente lo si scambia coi familiari, i nonni, le persone che ti hanno fatto crescere.
Abbraccio a stretta. Significato: sì alla pace, simbolo di riconciliazione e ammissione delle colpe. Solitamente a questo abbraccio, segue un lungo bacio romantico.
Abbraccio di gruppo. Significato: compagnia unita, nemmeno i litigi la potranno spezzare.
Abbraccio a grappolo. Significato: unione indissolubile, farsi coraggio, lottare contro il mondo ma rimanere sempre in piedi. In due.
Di quanti abbracci abbiamo bisogno ogni giorno?
In realtà potremmo vivere senza abbracci, ma sarebbe come morire lentamente, un poco ogni giorno. A questo proposito la psicoterapeuta familiare Virginia Satir disse: “Abbiamo bisogno di quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto abbracci per mantenerci così come siamo e 12 abbracci per crescere”.
Infatti, durante uno studio condotto dai ricercatori della UCLA venne scansionato il cervello dei partecipanti mentre erano sottoposti a scosse elettriche. I loro partner li accompagnarono durante la prova e, in alcuni casi, venne permesso loro di tenerli per mano. Così si vide che il contatto fisico aiutava ad affrontare lo stress dell’esperienza e che in questi casi si attivavano anche le aree cerebrali responsabili di mitigare la paura.
Questi studi dimostrano che gli abbracci hanno un effetto molto potente sul nostro cervello e ci aiutano a raggiungere uno stato di relax e benessere, mentre ci permettono di affrontare meglio lo stress e la paura. Pertanto, anche se non proprio 8, devi comunque garantirti una dose quotidiana di abbracci.
Fonte: Psicoadvisor