Si avvicina il Natale e molti di noi probabilmente hanno iniziato da un po’ a sentire la tristezza che inevitabilmente si affaccia durante le festività natalizie.
Gli anglosassoni la chiamano “Christmas Blues“, e viene definita come una forma di tristezza, malinconia o vera e propria depressione, che sembra attivarsi proprio nel periodo delle festività natalizie.
Molti professionisti della salute mentale, riferiscono infatti un aumento dei casi di depressione e tentativi di suicidio durante questo periodo dell’anno.
Perché a Natale siamo tristi?
Probabilmente, il clima freddo e le giornate corte hanno la loro influenza sull’umore, aumentando l’incidenza dei disturbi affettivi stagionali (SAD – Seasonal Affettive Disorders), ma molto probabilmente le ragioni di questo stato d’animo nel periodo natalizio risiedono anche in altri fattori, più prettamente psicologici.
Spesso infatti si tende ad avere aspettative irrealistiche sulle festività: cosa si farà e con chi, quanto ci si divertirà e quanto si sarà felici in quei giorni;
oppure si tende a rimuginare sulle proprie sofferenze e sulla condizione in cui si vive (ad esempio divorziati, single, separati in casa oppure persone che per altre ragioni si sentono insoddisfatte o infelici), vittimizzandosi per ciò che non si ha o per la condizione spiacevole che si sta vivendo;
oppure ancora ci si può ritrovare a riflettere criticamente sulla propria vitafinendo per fare una sorta di resoconto finale dell’anno passato… non sempre favorevole o soddisfacente;
oppure si piangono i cari scomparsi che non potranno più festeggiare il Natale accanto a noi, e di cui sentiamo la dolorosa mancanza.
In questo periodo dell’anno, inoltre, le pubblicità martellanti ci fanno sentire obbligati a comprare e spendere denaro e questo potrebbe farci vivere una condizione di conflitto e disagio, soprattutto laddove le disponibilità economiche non sono tali da rendere possibile fare regali o farne di costosi.
Inoltre le pubblicità ricorrenti ci possono far confrontare con modelli irrealistici di felicità ed armonia familiare, successo e condivisione che non corrispondono alla realtà che di fatto viviamo nella nostra vita e questo potrebbe ulteriormente acuire un disagio latente o un’insoddisfazione di fondo mai “curata”: si finisce così per pensare che gli altri sono più felici e ricchi, che possiedono di più, che sono più soddisfatti di noi e ci sentiamo ancora più tristi, soli o arrabbiati.
Ancora, molte persone possono diventare particolarmente ansiose e nervose a causa della pressione che si percepisce in questo periodo dell’anno in merito alle aspettative relative alle riunioni familiari: l’aspettativa di pranzi e cene con persone che non si vedono da tempo e con le quali magari si è in cattivi rapporti non aiuta certo a vivere serenamente le feste di Natale!
Cosa fare per superare la tristezza del Natale e vivere meglio il periodo di festa
Ecco un elenco che potrebbe esservi d’aiuto.
- Nel caso la depressione sia di grado importante, occorre rivolgersi ad un professionista della salute mentale.
- Fissare regole e limiti di spesa e di partecipazione agli eventi sociali (pranzi, cene ecc…).
- Sostituire i doni materiali con doni non materiali, come ad esempio donare il nostro tempo o le nostre capacità ed esperienza a chi ne ha bisogno.
- Dedicare del tempo a fare volontariato.
- Imparare a STARE NEL MOMENTO PRESENTE: godere di ogni singolo momento senza farsi influenzare da aspettative irrealistiche o eccessive su come dovrebbero essere le cose
- Dedicare del tempo alla MEDITAZIONE E RIFLESSIONE sul profondo e personale significato del Natale
- Esercitare l’arte della GRATITUDINE: ricordare a se stessi di essere GRATI per ciò che si ha e per ciò che si è
- Spostiamo il focus dei nostri pensieri da ciò che non va a ciò’ che POSSIAMO FARE PER ESSERE PIU’ FELICI
- Invece di ripensare a ciò che non va o non abbiamo, piuttosto IMPEGNIAMOCI ATTIVAMENTE per fare qualcosa di costruttivo nelle nostre vite
- Tenere alla larga tutte quelle persone che, con la scusa del Natale, tendono a vampirizzare le nostre energie ed il nostro tempo, lasciandoci sconcertati, tristi, arrabbiati e privi di energie
- Scrivere una LETTERA DELLA GRATITUDINE alle persone cui non abbiamo ancora detto “grazie” per qualcosa che hanno fatto per noi o semplicemente per amarci o averci amati
- ORGANIZZARE i nostri obiettivi per l’anno che verrà.
Soprattutto, non dimentichiamo che il Natale è una festività sacra, ed anche per chi non è religioso essa porta con sé e ci ricorda numerosi significati simbolici di grande valore psicologico e spirituale che, veicolando un messaggio transculturale di rinascita, pace e amore incondizionato, possono essere di grande aiuto nell’attribuire alla nostra vita e ai nostri comportamenti un valore certamente più elevato, profondo e gratificante di quello che ci viene propinato dai media.
Fonte Psicoadvisor