UN BLOG pro ana, di quelli che dispensano consigli per diventare anoressiche è stato oscurato dal commissariato di Ivrea. A gestirlo una ragazza di 19 anni di Porto Recanati, nelle Marche, che è stata ora denunciata per istigazione al suicidio e lesioni gravissime ai danni di un’adolescente di 15 anni.
Il blog della giovane fa parte degli oltri 300mila siti in Italia riconducibili al cosiddetto fenomeno “pro anoressia”, che sempre più si sta diffondendo anche in Italia. “Ana” per le ragazze che frequentano queste comunità virtuali è come una divinità, per molte rappresenta una forza che le aiuta a digiunare e a superare i momenti più complicati.
Ma non ci sono solo blog e forum. Per scambiarsi consigli e imparare trucchi, oggi si usano sempre più Whatsapp e Facebook, anche perché sono più difficili da scovare e quindi meno soggetti a una possibile chiusura da parte della polizia postale.
L’indagine degli uomini del vicequestore Gianluigi Brocca è partita a dicembre dell’anno scorso dalla denuncia della madre di una ragazzina di 15 anni di Ivrea che aveva smesso di mangiare. La madre aveva scoperto che sua figlia era diventata un’assidua frequentatrice del blog e aveva collegato a quello l’insorgere dei suoi disturbi alimentari, diventati tanto gravi da doversi affidare alle cure di uno psicologo. “Mia figlia vomita quello che mangia e spesso si rifiuta di toccare cibo”, aveva detto agli investigatori.
La polizia ha lavorato un anno. Gli investigatori, fingendosi ragazzine adolescenti in cerca di un sistema per dimagrire, sono risaliti all’amministratrice del blog e hanno scoperto che sono centinaia le ragazze che lo frequentavano assiduamente per trovare consigli su come iniziare una nuova dieta o perdere peso più in fretta.
La diciannovenne è solo una delle autrici: a lei spettava il compito di incitare le giovani Pro-Ana. “Forza ragazze, insieme possiamo farcela”, diceva. Un’altra ragazza – che la polizia sta ancora cercando di rintracciare e che scrive dall’Olanda – si occupava di fornire diete e consigli su cosa mangiare”.
L’età media è tra i 14 e i 15 anni, tutte giovanissime adolescenti che sul blog trovavano l’incoraggiamento a proseguire verso stadi sempre più gravi di anoressia. Sul forum del blog la polizia ha trovato le domande delle ragazze: “Non tocco carboidrati, ieri ho buttato via tutta la pasta che avevo nel piatto anche se avevo fame. Se mangio un mandarino sbaglio?” e poi una sequela di richieste simili per imparare a dimagrire fino ad uccidersi.
Disturbi alimentari, si abbassa sempre di più l’età dei pazienti
La procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta. La collocazione del reato non è stato facile perché non esiste l’istigazione all’anoressia anche se in Parlamento esiste una proposta di legge a riguardo.
La denuncia della polizia dunque è di istigazione al suicidio perché le conseguenze estreme dell’anoressia portano al suicidio, e lesioni gravissime perché i danni dell’anoressia si curano in tempi lunghissimi di molto superiori ai 40 giorni. Sarà la procura decidere quale capo di imputazione attribuire al fascicolo.