Tutti abbiamo bisogno di essere consolati in certi momenti, ma noi siamo in grado di consolare? A volte si è abituati a consolare in modo scorretto; oggi vi apriremo gli occhi su cosa significa davvero la parola “consolare”.
Consolare significa ascoltare senza giudicare, significa esserci; ascoltare è accompagnare senza fare nulla”.
Consolare è esserci nei momenti duri
- Saper ascoltare l’altro, anche quando anche voi avete dei problemi. Presto arriverà anche il vostro turno, in cui l’altro vi ascolterà e vi sosterrà.
- Ascoltare quello che l’altra persona esprime senza criticare né giudicare né provare a manipolare le sue parole.
- Avere una mentalità aperta di fronte al problema che vi stanno raccontando.
- Se l’altra persona è depressa o si trova in un profondo stato di tristezza, esserci per lei ogni volta che vuole parlare.
- Mostrare interesse per il benessere dell’altro, chiedergli se ha risolto il suo problema.
A tutti piace essere ascoltati sul serio. Se volete essere presenti per qualcuno, fatelo davvero: ascoltatelo sinceramente e mostrate interesse per il suo benessere.
Amicizia é esserci in ogni momento della giornata, con le braccia aperte, in attesa dei momenti belli e di quelli brutti.
Tuttavia, a volte, ci sentiamo a disagio quando consoliamo qualcuno, perché non possiamo fare altro. L’impotenza ci fa sentire inutili. È forse questo consolare? Come possiamo aiutare davvero?
Anche stare accanto a qualcuno vuol dire aiutarlo
Come abbiamo detto, in certi casi, ci sentiamo inutili, impotenti, perché non siamo in grado di aiutare davvero. Crediamo che stare accanto a qualcuno, semplicemente ascoltandolo e consolandolo, significhi non fare nulla. Ebbene, quest’idea è sbagliata: stiamo facendo molto, in verità.
Quando qualcuno ha un problema o sta attraversando un periodo nero, non possiamo interferire con questa circostanza. Ogni persona deve vivere il suo dolore, nessuno può prendere il suo posto, nessuno può superarlo al posto suo.
È chiaro che non potete sapere che cosa sta succedendo all’altro e, per quanto possa sembrarvi assurdo ciò che vi racconta, dovete provare ad essere empatici e comprensivi. Smettete di dire alle persone sofferenti che “tutto passa”, che “è solo un brutto momento”. Smettete di criticare e di dire quanto sciocchi sembrino quei problemi a voi che vedete le cose in modo obiettivo.
Non giudicate, perché domani potreste una situazione del genere potrebbe accadere a voi; a quel punto, sarete consapevoli che si tratta di una sciocchezza, ma che fa soffrire anche voi, per quanto vogliate negarlo.
Consolare non è giudicare, bensì accompagnare
Imparate ad esserci per gli altri, a consolare, senza giudicare, i loro pensieri, la loro situazione, le loro pene. Semplicemente, accompagnateli nel loro dolore, affinché sappiano che, se soffrono una battuta d’arresto, voi sarete lì a dar loro una spinta.
Fate capire loro che tutto è esperienza, nel bene e nel male, e che prima o poi lasceranno quella situazione nel passato, la supereranno.
Fonte La mente è meravigliosa