Tutto ciò che non vogliamo sapere di noi stessifinisce sempre per giungerci dall’esterno eassumere la forma di Destino.*Carl Gustav Jung*
La “legge dello specchio” dice che ciò che vediamo negli altri in realtà è un riflesso di ciò che abbiamo dentro di noi. Per questo, se vogliamo essere felici, la nostra felicità non deve dipendere dagli altri, ma da noi stessi.
Il mondo esterno è un effetto, e non una causa, della nostra esperienza soggettiva. La realtà ci fa da specchio. Vediamo solo ciò che siamo. La Vita, attraverso gli altri, ci comunica come siamo.
La Legge delle Specchio afferma che, ogniqualvolta noi crediamo di vedere qualcosa di sbagliato o giusto all’esterno, stiamo osservando delle caratteristiche che in realtà si trovano dentro di noi. Quindi tutto quello che nel mondo ci piace e ammiriamo, sta rispecchiando aspetti di noi che abbiamo già integrato e che quindi ci procurano belle sensazioni.
Al contrario, tutto ciò che nel mondo ci dà fastidio e non sopportiamo, sta riflettendo quei lati della nostra personalità che ancora non vogliamo accettare e rifiutiamo.
Al contrario, tutto ciò che nel mondo ci dà fastidio e non sopportiamo, sta riflettendo quei lati della nostra personalità che ancora non vogliamo accettare e rifiutiamo.
In verità non esiste niente di brutto nel mondo e niente di brutto in noi. Tutto è perfetto così com’è… anche se non siamo ancora in grado di vederlo. Semplicemente, esistono aspetti di noi che accettiamo, e per questo li percepiamo come belli, mentre altri che rifiutiamo e ci appaiono brutti. Di conseguenza, tutto quello che, spesso inconsciamente, ancora non consideriamo bello dentro di noi, lo condanniamo all’esterno negli altri!
Solo indagando noi stessi possiamo cambiare il mondo.
Tutti vogliono sempre modificare il mondo, ma nessuno applica i mezzi capaci di farlo con successo. Ognuno è in grado di modificare e configurare il mondo in base alle proprie idee, senza combattere e senza esercitare la forza. L’uomo deve solo modificare se stesso, ed ecco che tutto il mondo si modifica con lui. Se vedo allo specchio quel viso scortese, non ho che da sorriderne, e lui con certezza risponderà al sorriso!
Bisogna imparare ad osservare gli eventi che viviamo, le emozioni che proviamo, gli occhi con cui guardiamo per comprendere e modificare l’universo personale che abbiamo creato a nostra immagine e somiglianza.
Riappropriarsi della Responsabilità della propria Vita, per riprendersi il Potere di modificarla consapevolmente. E scoprirsi creatori, e non vittime, dell’esistenza, prima che sia l’esistenza stessa ad insegnarcelo in maniera traumatica o irreversibile, attraverso eventi, incidenti, malattie, che altro non sono che messaggi della nostra Anima. Il solo scopo della sofferenza è infatti permetterci di evolvere. La nostra crescita, però, può avvenire anche in modo meno distruttivo: imparando a riconoscere la voce della nostra Anima e a trovare il coraggio di ascoltarla.
Se l’uomo impara a chiedersi il senso di tutto ciò che gli capita, non solo imparerà a conoscere meglio se stesso e i propri problemi, ma scoprirà anche la possibilità di cambiamento. Ogni volta che gli capita qualcosa dovrebbe chiedersi subito: “Perchè questo succede proprio a me, proprio adesso?”
Più consapevole diviene l’uomo, più impara a dare un ordine alle cose, a chiedersi quali informazioni esse possono fornire. Di importanza fondamentale è restare in armonia con tutto ciò che è. Se questo non riesce, se ne cerchi il motivo in se stessi.
Ciò avviene solo quando l’uomo è disponibile a porsi responsabilmente di fronte a se stesso e al proprio destino, e trovare, così, il modo per migliorare la propria vita.
Guardare Fuori per vedere Dentro
Guardarsi Dentro per cambiare Fuori***fonte: web – per eventuale segnalazione contattateci grazie!