Non tutte le emozioni negative sono insane. Ad esempio, la tristezza e la rabbia svolgono una loro funzione. Tuttavia, non riuscire a controllare qualsiasi tra le nostre emozioni, inclusa l’allegria, può essere negativo per il nostro benessere emotivo. Riuscire a controllare le nostre emozioni ci aiuta ad evitare che diventino patologiche e che ci facciano del male. Ad esempio, arrabbiarsi può essere una reazione positiva, ma non deve cedere il posto all’ira incontrollata; allo stesso modo, la tristezza fa parte della vita, ma non deve convertirsi in depressione. Non dobbiamo lasciare che il risentimento, il senso di colpa o l’insoddisfazione diventino stati emotivi cronici, perché il loro effetto cumulativo finisce per intossicare la nostra mente. Vediamo nel dettaglio:
• La rabbia. È un meccanismo di autodifesa, ma ha un limite che non deve essere oltrepassato. Oltretutto, lasciarla sempre a piede libero, aumenta del 75% il rischio di infarto e mantiene il nostro organismo in un continuo ed inutile stato di eccitazione.
• Il risentimento. Non essere capaci di voltare pagina e di perdonare ci intrappola nella dimensione del passato, condizionando la nostra vita presente e futura e sottoponendola ad un dolore emotivo continuo.
• L’insoddisfazione. Sentirci insoddisfatti può essere uno stimolo al miglioramento. Ma quando diventa uno stato emotivo costante, perdiamo la gioia di vivere e ci blocchiamo, condizione che, oltre a sottrarre energia, alimenta il nostro malessere.
• Il senso di colpa. Riempie la nostra mente di rimproveri, lamentele e preoccupazioni continue. Di conseguenza, sentiremo di valere poco o nulla e ci precluderemo la possibilità di sentirci realizzati.
• La paura. È utile quando ci mette in guardia di fronte ad un pericolo imminente. Tuttavia, se perde la sua funzione normale, diventa un inutile ostacolo alla nostra crescita, un limite che distrugge la nostra capacità di reagire in modo sano.
“La mente è meravigliosa”